Jacopo Zambello
La mia ricerca esplora la percezione della realtà attraverso l’ambiguità dei soggetti e l’inserimento di elementi inusuali, che calano le scene in un immaginario suggestivo.
Questo approccio funge da filo conduttore per un lavoro articolato in cicli tematici. Ogni soggetto viene approfondito per esplorarne le potenzialità narrative, collegandolo organicamente alla serie successiva. Il mio lavoro è guidato da un macro-argomento (ispirato dalla filosofia di Jean Baudrillard), dove l’immagine è l’elemento di mistero capace di svelare tratti a noi sensibili e di evidenziare il “cortocircuito” dell’essere umano contemporaneo, diviso tra istinto animale e una quotidianità apparentemente oggettiva ma vulnerabile a disturbi esterni.
Metodologicamente il mio lavoro parte dalla ricerca di immagini, che spaziano dalla fotografia amatoriale al materiale d’archivio, fino alla creazione di nuovi reperti fotografici. Il materiale fotografico viene successivamente rielaborato prima nel disegno, per costruire quella che è l’ossatura dell'immagine, e poi nella fase pittorica. Il lavoro di progettazione crea una "Moodboard" che si articolerà nelle varie opere componenti la serie.
La mia visione installativa considera lo spazio espositivo come un’unica opera: dipinti collocati a diverse altezze, stampe fotografiche di grande formato e oggetti come tele girate o prato sintetico sono alcuni dei sistemi che utilizzo per costruire una narrazione ulteriore rispetto a quella delle opere singole.
Le tematiche della percezione, che attraversano tutto il mio lavoro, mirano a far emergere l’impossibilità di una comprensione univoca della realtà. Questa frattura percettiva genera un senso di “horror vacui”, mettendo in luce la paradossale presenza di un filo conduttore che collega le molteplici esperienze umane. Tale ricerca si nutre del dialogo con la psicologia, la neurologia e la letteratura – autori come Borges, Inoue e Kawabata – oltre che del cinema e di altri media narrativi.
Jacopo Zambello nasce a Rovigo nel 1999.
Attualmente frequenta il biennio di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Nel 2022 vince la sezione Pittura della XIV edizione del Premio Nocivelli, nel 2023 il Martini International Award al Premio Artivisive San Fedele e viene inserito nel libro “222 Artisti Su Cui Investire” edito Exibart. È atelierista presso l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia nell’anno 2023-24. Nel 2025 risulta tra i vincitori dell’ottava edizione di We Art Open.
Biography
Qui giace un fulmine caduto, a cura di Giorgia Achilarre, Galeria Nueva / Contemporary Cluster, Madrid, Spagna, 2025
New Art Frontiers, Altro Mondo Creative Space, Makai/Manila, Filippine, 2025
We Art Open, Spazio Spuma, Venezia, 2025
Chi Sono Io - Indagini sul corpo, Galleria San Fedele, Milano, 2024
Campo Magnetico, a cura di Cristina Beltrami, Fondazione Bevilacqua la Masa - Palazzetto Tito, Venezia, 2024
Living Rooms, UnoBis, Padova, 2024
Antares, a cura di Carlo Di Raco e Martino Scavezzon, Magazzini del Sale, Venezia, 2023
PRISMA ART PRIZE 2ND YEAR EXHIBITION, a cura di Marco Crispano, Fondamenta Gallery, Roma, 2023
Extra Ordinario, Workshop e Mostra Collettiva promossi da Vulcano Agency, a cura di Daniele Capra, Nico Covre, Carlo di Raco, Venezia Mestre, 2022
Exhibitions









